A Parigi si conclude il progetto “Parlez-vous Global?”
Nell’evento patrocinato dall’Unesco, l’apertura al mondo e agli altri contro la paura e la diffidenza sparsi dal terrorismo
Milano, 17 dicembre – Il lungo cammino intrapreso dal progetto “Parlez-vous global?” tre anni fa, dopo aver coinvolto oltre 12.000 insegnati e 35 mila studenti delle scuole secondarie di 7 Paesi in Europa e Africa (Italia, Francia, Austria, Romania, Senegal, Burkina Faso, Benin), è arrivato a conclusione a Parigi, ieri 16 dicembre, con un seminario organizzato da UNMFREO (Union Nationale des Maisons Familiales Rurales) e patrocinato dall’UNESCO.
L’evento, intitolato “L’éducation aux monde set aux autres, un enjeu de citoyenneté”, ha ripercorso le tappe del progetto “Parlez-vous global?”, il cui obiettivo è stato quello di lanciare una sfida didattica per ripensare la scuola, attraverso la cittadinanza globale, e affrontare le grandi sfide dei nostri giorni: migrazioni, diritti umani, sviluppo sostenibile.
La scelta di Parigi come luogo conclusivo di questa esperienza è particolarmente significativa: nella capitale francese, colpita duramente dal terrorismo, è stato affrontato il tema della salvaguardia e la promozione di quei valori che per primi rischiano di essere accantonati di fronte alla paura, la cittadinanza globale e la solidarietà.
Durante il seminario, arricchito da confronti e tavole rotonde, sono intervenuti, discutendo del ruolo dei formatori e delle strategie di promozione di metodi pedagogici originali: rappresentanti dell’agenzia ONU, Valentina Auricchio (Capo del Dipartimento all’Educazione allo sviluppo della Commissione europea), Marie Bluteau del Centro nazionale pedagogico e il presidente di MFR Xavier Michelin. La chiusura dei lavori è stata affidata a Stéphane le Foll, portavoce del Governo francese e Ministro dell’Agricoltura.
La sfida e gli obiettivi di “Parlez-vous global?”, oggi ancora più urgenti visto il clima di paura, diffidenza e chiusura verso il resto del mondo che sta crescendo in Europa, verranno portati avanti dall’Unione europea attraverso il programma DEAR (Development Education and Awareness Raising) , che ha lo scopo di informare e sensibilizzare i cittadini europei sulle sfide globali creando uno spirito di partecipazione. Questo programma, che negli ultimi quattro anni ha finanziato progetti per un totale di 143 milioni di euro, avrà un ruolo di grande rilevanza nell’Agenda che pone gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per il 2030, in particolare per ciò che concerne l’obiettivo 4.7 (Cittadinanza mondiale, sviluppo sostenibile e stili di vita).
Fonte: comunicato stampa