Preso atto dello stato di calamità prodotto dalla più grave siccità degli ultimi decenni in atto nel Corno d’Africa e considerato lo stato di emergenza alimentare venutosi a determinare anche in varie regioni del nord e nord est del Kenya, la DGCS ha concesso alla FICROSS (Federazione Internazionale delle Croci Rosse e delle Mezze Lune Rosse) un contributo 300.000 euro in risposta all’appello di emergenza denominato “Kenya Drought“.
Con il contributo italiano si potrà fornire assistenza a circa 855.000 persone per una durata di sei mesi nei 9 distretti aridi e semi aridi, più colpiti del nord e nord est del Kenya – segnatamente Wajir, Ijara, Garissa, Marsabit, Mandera, Moyale, East Pokot, Tana River, Kwale e Lamu, attraverso la fornitura di acqua potabile e riabilitazione dei pozzi, fornitura di razioni alimentari e di programmi mirati nutrizionali per bambini affetti da malnutrizione acuta, donne incinte ed in allattamento.
Il programma che la Croce rossa Keniota porta avanti di concerto con il governo locale ed i donatori prevede inoltre, attività sanitarie di promozione dell’igiene, soprattutto nelle zone rurali più remote e campagne di informazione, al fine di scongiurare il diffondersi di malattie. Sono previsti interventi a sostegno del bestiame, inclusa l’attività di ‘de-stocking’ e ‘cash transfer’ per circa 2000 famiglie particolarmente bisognose. Il piano prevede infine, la distribuzione di razioni supplementari di cibo a circa 20.000 scolari, per la durata di sei mesi, al fine di frenare l’abbandono scolastico nei distretti succitati.
Fonte: esteri.it