Intervista a Dielobaka Ndombele, direttore del ministero dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca dell’Angola. Questa è un’intervista registrata a margine del forum sull’agricoltura che ha avuto luogo a Roma, alla Farnesina, lo scorso martedì 28 giugno 2011. Il forum è stato organizzato da Unido, agenzia dell’Onu per lo sviluppo industriale.
Segue intervista in video e in testo.
Come può l’Italia aiutare il suo paese, l’Angola, a sviluppare l’agricoltura?
Investendo, come ho appena detto. Abbiamo bisogno di questi investitori. Abbiamo un programma. Si tratta di un piano che definisce le priorità. Durante il mio discorso ho citato alcune priorità e i settori in cui le imprese, i nostri partner stranieri, gli operatori economici possono investitre cioè nella produzione degli alimenti. Io ho citato il riso, i fagioli, ecc. E’ una necessità per la nostra popolazione perché la produzione di alimenti di origine agricola è diminuita. Quindi abbiamo bisogno di un intervento da parte di altri partner con cui lavorare per sviluppare l’agricoltura
Con l’industrializzazione non si corre il pericolo di perdere le tradizioni alimentari?
No. Esiste anche l’agricoltura familiare in cui puntiamo all’autosufficienza e comunque abbiamo un piano sulla sicurezza alimentare in cui prevediamo tutto ciò.