All’Alliance Ethio-Françasie di Addis-Abeba è in corso una mostra dell’artista tedesco Klaus Mertens, che ha vissuto nella capitale etiope per cinque anni, esibendo i lavori da lui creati sia nel suo paese che qui in Etiopia.
La mostra comprende pezzi grafici di panorami e ritratti unendo sia elementi di pop art che di incisione su legno tradizionale.
Tra i partecipanti alla serata d’inaugurazione c’erano gli studenti dell’Addis Ababa’s School of Fine Arts and Design dove l’artista è un membro di facoltà. “Ha un misto di abilità e fantasia, che lo rendono un grande artista e un grande insegnante”, ha detto uno studente.
Nella mostra sono esposti 30 lavori tra incisioni su legno, fotografie e uno sgabbello fatto di pelle e gomma. Molti di questi lavori rappresentano i suoi viaggi all’estero.
Gli ambienti dell’artista hanno fornito la base ideale per la sua ultima serie di opere astratte. Il primo lavoro esposto, “True to nature”, accoglie lo spettatore all’entrata: un corpo di legno, a forma di albero con tanti rami, che sembra simboleggiare la nascita e lo sviluppo. (…)
L’artista dice di aver visitato diversi luoghi in giro per l’Etiopia e di aver composto immagini di diversi soggetti. Tra i lavori esibiti c’erano fotografie, scattate nella città di Harar l’anno scorso, di partecipanti a sfilate di moda, vestiti con abiti elaborati e coperti di sacchi di plastica. I lavori evidenziano l’occhio dell’artista per gli attimi di umanità che lui massimizza attraverso una certa composizione.
Un altro lavoro dal titolo, jungle fighter, è realizzato trasformando dei materiali domestici con delle perforazioni rendendoli così “un emblema artificiale della civiltà”, come afferma lo stesso artista. Messo insieme da pezzi di legno e tessuto, il lavoro comunica un sentimento allo stesso tempo brutale e rinfrescante. “Io vedo aggressività,” dice l’artista. La serenità e il potere della sua arte viene dal suo sforzo di unire le tradizioni africane ed europee.
Klaus ha detto di aver iniziato come architetto e di aver poi cambiato strada occupandosi di arte a tempo pieno. Si è laureato come studente di un master presso la classe di Berlino di Gerog Baslitz, UdK nel 1991. La sua carriera è decollata con il soggetto della stampa, ricorda. Ha prodotto una lunga serie di incisioni su legno, tra cui dei tatuaggi di legno tagliato che celebrano il corpo umano.
Klaus ha partecipato a diverse mostre sia da solo che in gruppo negli ultimi dieci anni, sia in Germania che in Etiopia. La sua maestria nell’arte del taglio del legno è evidente nell’esecuzione libera e sicura dei tre tatuaggi ‘woodcut tattoo’ mostrati presso l’Alliance. Ogni tratto di colore è stato scelto deliberatamente e di proposito.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 30 giugno.
Fonte: arefe.wordpress.com