Un manager italiano è stato condannato a pagare oltre 10 milioni di scellini kenioti a tre atleti africani. Si chiude così la causa avviata dalle vittime della frode.
Gli atleti coinvolti Daniel Komen, Ismael Kombich e Moses Mosop hanno accusato il loro manager, Gianni Denadona, di aver usato del denaro ottenuto dalla partecipazione a diverse competizioni sportive in Europa, senza il loro consenso.
In seguito a un disaccordo, gli sportivi hanno presentato una denuncia alle autorità del Kenya e alla multinazionale americana Nike che è subito intervenuta costringendo il manager a restituire il maltolto ai kenioti.
Alla denuncia si sono unite anche l’Athletics Kenya, la società che gestisce l’atletica nel paese dell’Africa orientale, e la Nike sottolineando la mancata restituzione agli sportivi del denaro guadagnato in Europa.
Il manager italiano è stato costretto a pagare US$ 152.000 a Komen, US$ 11.000 a Kombich e US$ 20.000 a Mosop.
Di Ken Chelimo