“Adottare” venti bambini meno fortunati e permettergli di giocare a basket. E’ quanto hanno fatto i calciatori della Lazio Stefano Mauri, Mark Bresciano, Cristian Brocchi e Tommaso Berni che hanno presenziato alla serata ‘Colors in Africa’, organizzata dalla Lazio Basket.
Una splendida mostra fotografica sul Mozambico, dove i colori dell’Africa si sono fusi con i colori dello sport, nella fattispecie biancoazzurri.
Il progetto nasce all’interno della S.S. Lazio come auspicio per accelerare i processi di integrazione culturale e per attuare percorsi educativi e formativi attraverso la pratica sportiva.
L’esperienza quindicennale del Presidente della Lazio Basket Simone Santi in Mozambico lo ha portato a prendere a cuore il percorso di vita degli orfani della zona di Zimpeto (periferia di Maputo) e di Pemba (nord del Mozambico) dove sono stati realizzati campi sportivi: oggi, più di 150 ragazzi dagli 8 ai 14 anni giocano gratuitamente a basket, allenandosi 3 volte a settimana, sognando un futuro dignitoso e imparando i valori della convivenza attraverso lo sport e lo spirito di squadra, con il supporto di educatori e psicologi che seguono il loro iter di crescita.
Lo stesso spirito di squadra e l’attenzione verso l’aspetto sociale e umanitario ha spinto il presidente Santi ad organizzare una trasferta delle bambine/atlete mozambicane per il prossimo gennaio in Italia, dove avranno la possibilità di confrontarsi sul campo con squadre nazionali.
“Lo sforzo organizzativo ed economico che ci assumiamo in queste iniziative – dichiara il presidente Santi – non sarà mai troppo grande, rispetto alla gioia ed ai sorrisi, che hanno il sapore della speranza in un futuro migliore”.
“Tutto questo lo possiamo fare” continua Santi “grazie ai tanti appassionati, amici, professionisti e atleti che ci aiutano”.
Abdul Jeelani si è collegato in conferenze call dagli Stati Uniti.
“Un futuro migliore – continua il presidente Santi –offriremo anche al grande Abdul Jeelani (giocatore con la Lazio tra il 1997 e il 1979, due anni a Portland e Dallas in NBA, quindi idolo della Libertas Livorno tra il 1981-1985), che era purtroppo finito in un istituto per senzatetto nel Wisconsin, negli USA; a gennaio, insieme al gruppo di Livorno, daremo ad Abdul la gioia di alzarsi ogni mattina impegnandosi in un lavoro che gli piace, offrendogli la direzione tecnica del progetto giovani della Lazio Basket”.