Kenya: Italia sostiene campagna anti mutilazioni femminili

Il 25 novembre è stato scelto come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e la Cooperazione Italiana in Kenya si associa alla campagna contro le mutilazioni genitali femminili lanciata dal Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna e dalla vice presidente del Senato Emma Bonino – e coordinata dalla ONG AIDOS.

Dal 20 al 23 novembre l’Utl di Nairobi ha organizzato quattro seminari sul tema della salute riproduttiva con un focus specifico sulle mutilazioni genitali.

I seminari si sono tenuti a Eastleigh, il quartiere di Nairobi dove vivono oltre 40mila rifugiati dalla Somalia, paese dove i casi di infibulazione sulle bambine tocca punte del 98%.

I seminari sono stati condotti da una ONG della diaspora somala, Dialogue Forening, e da AMWICK che da anni lavora con AIDOS sul tema delle FGM in Kenya.

I partecipanti sono stati oltre 130, in prevalenza uomini.

L’approccio “maschile” è parte della metodologia di DF che si occupa di educazione di genere agli uomini.

L’affluenza maggiore si è avuta dai capi religiosi (gli Imam), insegnanti e personale medico delle cliniche private di Eastleigh, giovani di varie associazioni e donne di differente età appartenenti a varie categorie e giornalisti di radio locali.

Sono stati affrontati temi come: i falsi miti sulle FGM, le implicazioni delle FGM sulla salute pubblica, gli effetti nefasti dell’infibulazione, diritti delle donne e riferimenti sulla legislazione in materia di FGM in Kenya.

I primi di novembre l’UTL ha organizzato una conferenza che ha riunito 40 organizzazioni femminili dalla Somalia e donne della Diaspora americana ed europea allo scopo di combinare una strategia comune per difendere il ruolo e i diritti delle donne nella nuova Costituzione somala.

L’obiettivo della Conferenza è stato anche quello di rafforzare la piattaforma internazionale per l’eradicazione delle mutilazioni genitali femminili, formata da donne della Somali Women Agenda e varie associazioni della diaspora somala in Europa, e di fare lobby sulla Commissione indipendente che si sta occupando della scrittura della nuova costituzione per inserire degli articoli che equiparino i diritti delle donne a quelli degli uomini, che proteggano le donne da ogni forma di violenza e soprattutto che bandiscano le FGM.

La conferenza ha dato l’occasione alle donne della Somalia di discutere delle violenze di genere e di identificare i gap esistenti nel supporto alle donne in Somalia.

Fonte: esteri.it

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