Si è conclusa ieri la terza edizione del forum sull’Africa, organizzato anche quest’anno a Taormina dalla Fondazione Banco di Sicilia e da The European House Ambrosetti. Due i progetti presentati: quello di telemedicina e il parco agro-alimentare.
La giornata di ieri, venerdì 2 ottobre, dedicata all’agroindustria e alla sostenibilità è iniziata con gli interventi di Paolo Borzatta (The European House Ambrosetti), Pier Giorgio Romiti (società d’ingegneria C. Lotti & associati) e Alexander Sarris (director of trade and market division of FAO).
Dopo il discorso di Lynette Chen del Nepad, hanno parlato i ministri africani Fred Mukisa (ministre of state or fisheries, Uganda) e Bradford Machila (minister of livestock e fisheries, Zambia).
Mukisa, dopo aver specificato i motivi per investire in Uganda e in particolare nell’industria del pesce, ha detto: “abbiamo il sole ma non abbiamo il necessario know-how per trasformarlo in energie”. Il suo collega Machila dopo aver elencato i dati sull’industria della pesca in Zambia, ha detto: “il paese si è impegnato ad esser aperto al mondo e a difendere lo stato di diritto“.
Dopo il dibattito e la pausa sono intervenuti David Olusanya Ajakaiye (director of research, AERC – African Economic Research Consortium, Kenya), Mary Shawa (Secretary of state or nutrition, Hiv and Aids, Malawi), Elham Ibrahim (commissaria per le infrastrutture e le energie dell’Unione Africana).
Dopo aver presentato dati e sottolineato l’importanza delle infrastrutture in Africa, Ajakaiye ha detto: “Il fondo monetario internazionale dovrebbe giocare un ruolo complementare in Africa e non restrittivo come ha fatto”.
Shawa, segretario di stato del Malawi, dopo aver sottolineato i progressi fatti dal Malawi nel combattere le epidemie, tra cui l’Aids/Hiv, ha detto a proposito dello sviluppo del suo paese e dell’Africa che la chiave per lo sviluppo nei prossimi cinque anni è “la trasformazione dell’economia da una di esportazione ad una con un valore aggiunto”. Successivamente, durante il dibattito, Mary Shawa ha detto: “voglio che la UE cambi sistema burocratico perché adesso chiunque chieda un contributo per un progetto lo riceverà tra due anni”.
La commissaria Ibrahim dell’Unione Africana ha riferito di tutti i programmi fatti per migliorare le infrastrutture, in particolare il programma Pida. Un sistema di comunicazione che è molto simile a quello dell’Unione Europea basato sui corridoi. Ibrahim ha detto: “il programma Pida e’ fondamentale per liberare le potenzialità umane e di materie prime”
Dopo l’intervento del commissario europeo Tajani che ha detto: “l’Europa deve diventare interlocutore privilegiato dell’Africa”, è intervenuto Clive Tasker (Ceo, Standard Bank Africa, Sudafrica). Questi ha sottolineato quanto i mercati africani stiano crescendo velocemente e quanto sia sbagliato considerare l’Africa come se fosse un unico paese quando è un continente molto vasto con tantissime differenze al suo interno.
“Cina e India – ha detto Tasker – sono i più importanti partner per l’Africa”.
Dopo pochi minuti dalla fine del discorso di Tasker, veniva proiettato un video che ritraeva immagini della crisi alimentare in Somalia negli anni ’80. Quel video ha introdotto il discorso del presidente di A24 Media del Kenya, Salim Amim: “Il motivo per cui ho deciso di proiettare questo video, oltre per dire che quelle immagini sono vere in alcune parti dell’Africa ancora oggi dopo più di vent’anni, è per sottolineare l’importanza dei media in tutti i continenti e anche in Africa”.
“Ogni continente – ha detto Amim – ha un canale di notizie 24 ore su 24. L’unico che non ce l’ha è l’Africa. Se lo meriterebbe”.
Li Guofu (direttore del dipartimento paesi in via di sviluppo dell’Istituto cinese di studi internazionali), Samir Mirdad (presidente di Linx Investment) e Alemayehu Tegenu (ministro dell’energia dell’Etiopia) sono intervenuti successivamente sulle opportunità e le maggiori difficoltà per gli investitori in Africa.
Nell’ultima parte dell’ultima giornata del forum sull’Africa di Taormina sono intervenuti, dopo il ministro Brunetta, Adolfo Urso (viceministro allo sviluppo economico), Vincenzo Scotti (sottosegretario al ministero degli Esteri) e Stefano Manservisi (direttore generale, sviluppo e relazioni con i paesi Acp, Africa, Caraibi e Pacifico, per la UE).
Presente in videoconferenza – è scritto nel comunicato stampa di Alberto Samonà di Cantiere Comunicazione – il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta ha annunciato l’impegno e la massima attenzione del governo sull’emergenza che ha colpito l’area del messinese. Parlando sui temi del Forum, il ministro ha sottolineato come la Sicilia possa diventare il simbolo dell’economia euro-mediterranea e giocare il ruolo di piattaforma italiana per il commercio con le nuove economie emergenti. “Da non tralasciare – ha ricordato Brunetta – la definizione e la realizzazione di una efficiente strategia energetica, attraverso un piano razionale di oleodotti, gasdotti, elettrodotti e terminali gasieri. Il Ministero, inoltre, ha messo a punto un programma internazionale di formazione a distanza per l’innovazione nel settore pubblico e l’e-government per i Paesi del Medio Oriente e Nord Africa. L’intenzione è coinvolgere attivamente questi Paesi, per realizzare anche uno scambio di esperienze nel campo della formazione dei dirigenti e, in prospettiva, estendere l’iniziativa all’intero continente africano”.
Nelle prossime ore verranno pubblicate le foto e le video interviste di Africanews.it al Forum sull’Africa a Taormina.