“Il G8 non è il luogo istituzionale per poter decidere della governance alimentare globale”. Lo ha detto Ndiogou Fall, presidente del ROPPA, prima dell’inizio del G8 che si è tenuto a L’Aquila dall’otto al dieci luglio di quest’anno.
“Buona parte delle problematiche con cui si scontra il settore agricolo sono dovute ad una cattiva governante”, aggiunge Fall ripreso in una nota stampa da europafrica.info
Il G8 dell’Aquila – è scritto nello stesso comunicato del 9 luglio scorso – ha approvato ieri alcuni documenti condivisi sui temi strategici di sicurezza alimentare, sviluppo e Africa.
Se da un lato il documento dice di accogliere positivamente la dichiarazione elaborata dai Ministri dell’agricoltura riunitisi a Treviso e sostiene che “E’ necessario porre l’agricoltura e la sicurezza alimentare al centro dell’agenda internazionale“, dall’altro elimina del tutto le priorità fortemente sentite dalle organizzazioni contadine che la Dichiarazione dei Ministri dell’Agricoltura di Treviso aveva invece ascoltato e accolto, seppur con molti limiti:
- il ruolo centrale e di protagonismo che gli agricoltori devono svolgere nel settore agricolo
- il tema dell’acceso alla terra per i piccoli coltivatori
- l’attuazione di politiche agricole inclusive e il riconoscimento della necessità di allargare alle rappresentanze delle organizzazioni agricole la partecipazione alle questioni politiche
Questo dimostra ancora una volta che la comunità internazionale non affronta i veri problemi dell’agricoltura e il G8 non è il luogo istituzionale per poter decidere della governante alimentare globale, come aveva dichiarato a pochi giorni dall’inizio del G8 Ndiogou Fall, Presidente del Roppa:
“Buona parte delle problematiche con cui si scontra il settore agricolo sono dovute ad una cattiva governante”
“E’ prioritario riportare la governance agricola mondiale all’interno dell’istanza democratica delle Nazioni Unite, in modo che ogni paese abbia una sua voce indipendentemente dal suo peso in termini economici. Solo così sarà possibile ridare all’agricoltura il suo ruolo primario”
La voce delle migliaia di contadini del sud del mondo e delle organizzazioni che le rappresentano deve essere ascoltata e la sovranità alimentare e le politiche agricole e commerciali devono essere attuate e rispettate, con impegni ed investimenti economici e politici concreti.
*Dichiarazione Comune delle Reti Regionali Africane di organizzazioni contadine: EAFF (Federazione delle Organizzazioni Contadine dell’Africa Orientale), PROPAC (Piattaforma Regionale delle Organizzazioni Contadine dell’Africa Centrale), ROPPA (Rete delle Organizzazioni Contadine e dei Produttori Agricoli dell’Africa Occidentale) e UMAGRI (Unione Magrebina di Agricoltori)