Anche alcuni tra i più importanti cosiddetti ‘paesi in via di sviluppo‘ saranno tra i protagonisti del G8 ospitato quest’anno in Italia.
Gli incontri che si svolgeranno alla Farnesina a Roma il prossimo 11 e 12 giugno avranno come temi l’impatto della crisi economica sui Paesi in via di sviluppo e l’approccio intersettoriale allo sviluppo sostenibile. Lo si apprende da un comunicato stampa del ministero degli Esteri italiano.
“Alla riunione che ha per titolo: G8 Development Ministers’ Meeting, Global Governance for Global Solidarity, l’Africa occuperà un ruolo di primo piano ed avrà l’occasione di far sentire la propria voce a Roma, così come al Vertice dell’Aquila”, è scritto nella stessa nota stampa.
Oltre “il tradizionale formato di Heiligendamm (le cinque economie emergenti, ossia Brasile, Cina, India, Messico, e Sudafrica)”, “l’Italia – si legge nella stessa nota – ha deciso di allargare la partecipazione anche all’Egitto, e di invitare alla Ministeriale Sviluppo anche l’Unione Africana (Presidenza di turno: Libia, e Commissione) e il NEPAD (rappresentato dalla Presidenza di turno: Etiopia, e dai 5 membri dello Steering Committee: oltre a Sudafrica e Egitto, Senegal, Nigeria e Algeria)”.
Alla ministeriale parteciperanno inoltre i rappresentanti delle Nazioni Unite (UNDESA), dell’OCSE, della Banca Mondiale, della FAO, dell’IFAD, del PAM, dell’OMS e dell’African Development Bank.