Il principale partito d’opposizione del Togo rifiuta i risultati annunciati dalla commissione elettorale che indicano la rielezione del presidente uscente.
Il partito Union of Forces for Change Party rigetta i risultati che vedono la vittoria del presidente Faure Gnassingbe che avrebbe ottenuto più del 60 percento delle preferenze durante le elezioni di giovedì scorso, confermando la sua rielezione con più di 1,2 milioni di voti.
In base ai risultati resi noti nella tarda giornata di sabato dalla commissione elettorale il candidato dell’opposizione Jean-Pierre Fabre avrebbe ricevuto quasi 700 mila voti ossia più di un terzo delle preferenze. L’ex primo ministro Yawovi Agboyibo sarebbe arrivato terzo con meno del 3 percento dei voti.
L’opposizione ha detto che contesterà questi risultati quando saranno trasmessi alla corte costituzionale la prossima settimana.
Kofi Yamgnane è il portavoce del Republican Front for Change (Fronte repubblicano per il cambiamento) che appoggia Fabre. Yamgnane ha detto a una radio francese che i rappresentanti dell’opposizione togolese contesteranno i risultati forniti dalla commissione e denunciano ciò che chiamano una frode elettorale.
Prima dell’annuncio dei risultati definitivi, Fabre aveva portato nella piazza principale della capitale centinaia di sostenitori dell’opposizione. La polizia aveva diviso quella protesta con gas lacrimogeni e costruito barricate in posizioni strategiche. Alcuni testimoni dicono che Lome era più calma del solito nella tarda serata di sabato.
Secondo Fabre ci sono state irregolarità nelle votazioni finanche nelle schede di voto. Un membro dell’opposizione della commissione elettorale si è dimesso sabato per protesta nei confronti di ciò che considera una truffa.
Secondo gli osservatori della Comunità economica dell’Africa occidentale le elezioni sono state corrette anche se hanno espresso preoccupazioni sull’affidabilità del conteggio dei voti visto che ci sono stati dei problemi col sistema satellitare per la trasmissione del conteggio dei voti dai seggi.
Diversi osservatori militari della zona e centinaia di forze speciali togolesi sono state utilizzate per mantenere la calma durante le operazioni di voto.
Secondo le stime dell’ONU, le violenze del dopo elezioni nel 2005 hanno provocato la morte di più di 400 persone e hanno spinto migliaia di persone a scappare dal paese rifugiandosi in Ghana e Benin.
Il presidente Gnassingbe vinse quella tornata elettorale del 2005 subito dopo la morte di suo padre, Gnassingbe Eyadema, che aveva governato il Togo per più di 38 anni.