Somalia: estremisti islamici inviano ribelli in yemen

Un gruppo di estremisti islamici in Somalia ha annunciato venerdì che invieranno ribelli che daranno man forte agli uomini di Al Qaeda in Yemen nella lotta contro le forze militari del paese della penisola arabica.

Lo sceicco Mukhtar Robow Abu Mansour, responsabile del gruppo Al-shabaab che si dichiara vicino ad Al Qaeda, ha annunciato la decisione rivolgendosi a centinaia di nuovi combattenti che avevano appena finito il periodo di preparazione nel parte settentrionale della capitale.

“Diciamo ai nostri fratelli musulmani in Yemen – ha detto lo sceicco Abu Mansour – che attraverseremo le acque tra Yemen e Somalia per assistervi nella lotta contro il nemico di Allah”, aggiungendo: “Inshallah, vinceremo contro l’America”.

Ha inoltre esortato la gioventù araba ad unirsi nella battaglia in Yemen e aiutare il gruppo di quel paese nella lotta contro il nemico di Allah. “Oggi voi vedete cosa sta succedendo in Yemen, il nemico di Allah sta distruggendo i vostri fratelli musulmani”, ha aggiunto.

Le forze militari yemenite hanno portato avanti pesanti attacchi contro il gruppo ribelle e in particolare contro i collegamenti con Al Qaeda nelle regioni centrali e di Sanaa. Gli alti vertici militari dello Yemen hanno riferito di aver ucciso più di 60 combattenti islamici.

I militari hanno anche detto che diverse persone sono state ferite durante alcuni scontri di questa settimana in una regione occidentale della penisola arabica, a nord della Somalia oltre il golfo di Aden.

Secondo alcune ipotesi l’attentatore del volo diretto da Amsterdam a Detroit lo scorso Natale, avrebbe ricevuto istruzioni e sarebbe stato preparato in Yemen da forze ribelli collegate ad Al Qaeda.

Negli ultimi mesi sono aumentati gli attacchi violenti. Questo porta le agenzie di intelligence internazionali a pensare che ci siano crescenti collegamenti tra al-Shabaab e al-Qaeda.

I paesi occidentali hanno già lanciato l’allarme che la Somalia sta diventando un porto franco per i terroristi internazionali.

Harakat Al-Shabaab, che in arabo vuol dire “movimento giovanile”, si è formato nel 2005 nella capitale somala per appoggiare le Corti Islamiche (Islamic Courts Union), che avevano l’obiettivo di sconfiggere i clan dei signori della guerra che avevano diviso e devastato il paese all’indomani della caduta del governo somalo di Siad Barre nel 1991. 

Durante il loro breve controllo di Mogadiscio nel 2006, le Corti erano riuscite a riportare la pace in città per la prima volta dopo tanti anni. L’invasione etiope sostenuta dagli Usa, tuttavia, costringeva le Corti Islamiche all’esilio mentre Al-Shabaab attirava sempre più sostegno popolare combattendo una guerriglia contro le forze etiopi.

Gli occidentali credono che molti leader di Al-Shabaab siano veterani somali delle guerre in Afghanistan. L’anno scordo Ahmed Abdi Godane, conosciuto come Abu Zubeyr, ne diventò il capo supremo. Si crede che abbia combattuto in Afghanistan negli anni ’80.

Secondo voci non confermate degli ultimi giorni, Fazul Abdullah — un cittadino delle Comore sospettato di essere il leader di Al Qaeda in Africa orientale e di aver avuto un ruolo nelle bombe esplose in Kenya — avrebbe preso il posto del somalo Ahmed Abdi Godane (Abu Zubayr) a capo di Al-Shabaab.

Nel 2008, gli Stati Uniti hanno descritto Al-Shabaab come un’organizzazione terroristica e nel maggio 2008 hanno ucciso Aden Hashi Ayro, uno dei più importanti leader di Al-Shabaab.

La Somalia non ha un governo efficiente da quando i signori della guerra hanno spodestato il dittatore Mohamed Siad Barre nel 1991.

Di: Muhyadin Ahmed Roble
      Freelance Journalist
     Nairobi – Kenya
Email: muhudin01@gmail.com

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