SEGUENDO LA LUNA
(Un giovane nero una sera
Seduto sulla sponda di un lago
Nei pressi del Mar Nero
Pensa a colei che avrebbe dovuto
Essere la sua sposa
Ma, la testa decapitata
Si ritrovava dalle parti dove!..)
Basso era il cielo
Sulla cima degli alberi
E gli alberi corallo ciondolavano il capo
Abbracciati in una stretta di fuoco
Basso era il cielo
nei meandri del mio cuore
Ed i fiori e le strade
Piangenti riprendevano a cantare in coro
“A giustiziare per il delitto di alto Tradimento
contro la Razza Ariana”
Mi alitava il vento complice
E nell’inverno del mio silenzio
Ebbrezza Immensità ed Innocenza
A secco erano state ridotte al silenzio
In nome della Razza
Da un branco di sciacalli
Difensori dell’Ordine di una Civiltà
“A giustiziare per alto Tradimento”
Si ripeteva l’ordine ricevuto dall’alto in alto.
Al momento di alzare il velo
Su questa terra una volta mia
questa terra che col fuoco e col sangue
Il ladro straniero ha conquistato
Col suo fucile che spargeva morte!….
Un giorno arrivò
Un fazzoletto bianco sventolava
Sulla canna del fucile
Le sue labbra furbastre violavano il silenzio della notte
E la pace faceva una sosta forzata alle soglie dei boschi
Arrivarono nel nome di Dio e dell’Amore
Ci dissero essere nostri amici
Noi li ricevemmo col cuore in mano
A braccia aperte in forma di mango
Ed i nostri ricchi territori
Offrimmo loro su un tappeto rosso
A testimoniare la nostra ospitalità
Essi violentarono le nostre donne
Distrussero la nostra Civiltà
S’impossessarono delle nostre terre
E ci parcheggiarono nelle Riserve di miseria
Senza percezione la nostra razza affondò
E la notte la lunga notte
Entrò con il suo corteo di disgrazie
Che si abbatterono su di noi
Invano un raggio di sole
Tentava di squarciare il segreto
Del mio immenso dolore
Il sangue in me gridava Vendetta
In nome di una Razza
Ma!…
Basso era il cielo dentro di me
E scivolo inerte
Come un battello naufragato
Nelle profondità della Notte.
Leopold Pindy Mamonsono
Fonte: “Poeti Africani Anti-Apartheid”, Edizioni dell’Arco