C’è più di una semplice relazione tra social e industria del gioco. Possiamo parlare, infatti, di un binomio perfetto, tra realtà sociale, marketing e gamification.
L’esigenza di condivisione, la voglia di stare insieme, la mancanza di relazione con l’altro. Durante il periodo del lockdown e della pandemia da Covid 19 tutti, chi più o chi meno, abbiamo sperimentato queste sensazioni. Sembra passata una vita e invece, da quei momenti, sono passati solo due anni. Due anni di cui adesso si vedono le conseguenze, i cambiamenti.
Qualcosa che risulta particolarmente evidente, per esempio, nella grande industria del gambling, il segmento del gioco che in Italia e in Europa è artefice di un giro d’affari milionario. Un comparto in grande spolvero, che ha saputo resistere alla crisi e che anzi proprio attraverso di essa è uscito migliorato, cambiato. Proviamo a spiegarvi come in questo articolo.
Il social gaming
Il grande cambiamento che si è registrato è stato soprattutto quello della fusione tra i social e i giochi. Come? Sotto forma innanzitutto di nuovo momento aggregativo. Le piattaforme che ospitano casinò online, quiz e giochi di logica sono infatti diventati sempre di più luoghi in cui gli utenti facevano qualcosa di più del semplice giocare: stavano insieme, interagivano, si coinvolgevano. Uno spazio insomma in cui far nascere amicizie e relazioni. In questa maniera, durante i mesi di lockdown, si combatteva la solitudine e l’isolamento. E adesso che le restrizioni non ci sono più, restano però le piattaforme di gioco, che diventano spazi e ambienti di tipo nuovo.
I social network si stanno affermando come nuovi spazi di condivisione, ovvero delle agorà virtuali in cui si ricostruiscono quei momenti di aggregazione che caratterizzavano il vecchio modello della nostra società. Per questa ragione, anche il gaming ha deciso di ricostruire queste dinamiche in un ambiente digitale sfruttando il senso di community dei social che si fonde con l’offerta.
La centralità del marketing
Ma il binomio tra social e gaming non finisce qui, anzi si sviluppa e si articola soprattutto come tecnica di marketing. Perché i giochi creano non solo amicizia, ma sono gli artefici di una vera e propria fidelizzazione. Come spiega il sito specializzato Ninja Marketing, infatti, un approccio basato sul social gaming consente di ridisegnare l’esperienza dei clienti, avvicinandoli al prodotto e rendendoli utenti fedeli, coinvolti e attivi, una strategia che si sta associando a quella dei bonus di benvenuto per i nuovi utenti.
Parlare di gaming nel marketing, infatti, vuol dire stimolare la curiosità dei naviganti, che sono equiparanti a coloro che passano, ogni giorno, davanti alla vetrina di un negozio. Quella vetrina, nel nostro caso, è online, su un social, ed è vista non semplicemente da centinaia di persone ma da migliaia di utenti in tutto il mondo. Basta immaginare questo per capire la portata, epocale, del social gaming.