Faya Dayi

La legenda etiope dice che il khat, una foglia verde stimolante, è stata scoperta da alcuni imam Sufi alla ricerca dell’eternità. Ispirato da questo mito, Faya Dayi è un viaggio spirituale sugli altopiani dell’Harar, immerso nei riti del khat.

Il khat che, per secoli, i musulmani sufi hanno masticato per le loro meditazioni religiose e che è diventata la fonte degli introiti più remunerativa dell’Etiopia.


Attraverso la lente del commercio del khat, Faya Dayi tesse una tela di storie intime di persone prese tra la violenza del governo e la guerra civile. I fantasmi indotti dal khat e i viaggi pericolosi al di là delle frontiere offre una finestra sui sogni della gioventù cacciata da un regime repressivo.

Grand Prix Visions du Réel 2021, Sundance film festival 2021

Jessica Beshir è una sceneggiatrice, realizzatrice, produttrice e direttrice della fotografia messicana-etiope residente a Brooklyn. Ha esordito come realizzatrice col cortometraggio Hairat, presentato in prima mondiale al Festival cinematrografico Sundance 2017 (Criterion). I suoi corti, He Who Dances on Wood (PBS) e Heroin (Topic), sono stati proiettati nei festival e nei musei di tutto il mondo, Hot Docs, IFFR, IDFA, Tribeca Film Festival, Eye Film Museum e MOMI New York, tra gli altri.


Beshir ha avuto l’onore di essere stata sovvenzionata da Sundance Film Institute, dal Doha Film Institute e dalla Fondazione Jerome. Faya Dayi è il primo lungometraggio di Jessica.

Fonte: tigritudes.com, foto da tigritudes.com

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