Tunisia al voto: la primavera continua?

Domenica 26 ottobre la Tunisia è chiamata alle urne per votare il primo parlamento dopo la caduta di Ben Ali nel 2011 (l’attuale parlamento, infatti, è in realtà l’Assemblea costituente eletta nel 2011).

Dopo quasi quattro anni di fase transitoria tra molti ostacoli, il paese può segnare un momento storico verso la svolta democratica.

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foto di arabpress.eu

L’approvazione della nuova costituzione, lo scorso gennaio, è stato solo il primo momento verso un processo di democratizzazione che ancora presenta molte incognite. I motivi di ottimismo sono molti e riguardano la relativa linearità del processo di transizione, l’emarginazione delle forze radicali e la capacità dei partiti di giungere a compromessi.

Tuttavia, vi sono ancora delle sfide che gettano delle ombre sul futuro del paese: la situazione economica ancora molto critica, l’emergenza sicurezza legata alla comparsa di gruppi jihadisti, la disaffezione dei cittadini verso la politica.

Il partito islamico Ennahda e il blocco secolare Nidaa Tounes si sfidano per la vittoria, in un’elezione che si profila ancora incerta. Sullo sfondo, la possibilità di una coalizione tra queste due forze politiche, che potrebbe aprire una nuova fase di transizione basata sul dialogo.

Fonte: ISPI newsletter

 

 

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