Africa 2013: ecco la lista dei miliardari africani

Il totale dei patrimoni dei 55 miliardari africani ammonta a $143,88 miliardi. Il reddito medio di questo club esclusivo è di $2,6 miliardi, mentre l’età media delle persone più ricche d’Africa è di 65 anni. I miliardari africani più anziani sono l’industriale keniano, Manu Chandaria, e il tycoon egiziano, Mohammed Al-Fayed, entrambi di 84 anni.

I più giovani miliardari sono Mohammed Dewji della Tanzania e Igho Sanomi, un trader nigeriano nel settore del petrolio. Entrambi hanno 38 anni. Nigeria, Sudafrica ed Egitto guidano il gruppo col più alto numero di miliardari a quota 20, nove ed otto rispettivamente. Algeria, Angola, Zimbabwe e Swaziland ne hanno solo uno a testa.

In totale, ci sono 10 paesi africani rappresentati nella lista. Tre donne fanno parte di questa classifica. La più ricca tra loro è Folorunsho Alakija, una stilista nigeriana e magnate del petrolio che vale circa $7,3 miliardi in base alle nostre stime. Isabel Dos Santos, un’investitrice angolana e figlia del presidente dell’Angola, Eduardo Dos Santos, insieme a Mama Ngina Kenyatta, vedova del primo presidente del Kenya, fanno parte del gruppo.

Le persone più ricche dell’Africa devono i loro patrimoni a tutta una serie di affari tra cui i servizi finanziari, le miniere, l’edilizia, l’energia e il commercio al dettaglio.

 

Aliko-Dangote-150x150Aliko Dangote

1. Aliko Dangote $20,2 miliardi

Settore: Manifatturiero

Paese di residenza: Nigeria

Età: 56

Stato civile: sposato

L’uomo più ricco d’Africa iniziò a costruire la sua fortuna tre decenni fa dopo aver ottenuto un prestito da un suo zio, per parte di madre, per iniziare un commercio di prodotti come la farina, lo zucchero, il riso e il cemento. All’inizio degli anni 2000, iniziò a produrre egli stesso quei beni. Il suo Dangote Group è ora il più grande gruppo manifatturiero dell’Africa occidentale e possiede raffinerie di zucchero, fabbriche per la raffinazione del sale, impianti per le bevande e tutta una serie di cementifici in tutta l’Africa. Nell’ottobre 2012, Dangote vendeva la quota di controllo della sua società produttrice di farina a Tiger Brands, un imprenditore sudafricano del settore dei beni di consumo. Intascò $190 milioni dalla vendita. La più importane attività di Dangote è la Dangote Cement, un cementificio del valore di $20-miliardi (market cap) con filiali in 14 paesi ed una capacità produttiva annua di 30 milioni di tonnellate. A giugno dell’anno scorso, la società sudafricana Public Investment Corporation ha acquistato una quota pari all’1,5 per cento della società per $290 milioni. Dangote è anche il filantropo africano più generoso. Negli ultimi 12 mesi, ha donato più di $100 milioni per diverse cause che variano dalla responsabilizzazione dei giovani agli aiuti dopo le inondazioni, cause religiose ed educative. Suo fratello più giovane, Sani Dangote, è vice presidente di Dangote Group.

 

Allan-Gray-288x300 Allan Gray

2. Allan Gray $8,5 miliardi

Settore: Servizi finanziari

Paese di residenza: Sudafrica

Età: 75

Stato civile: sposato

Questa macchina da soldi sudafricana, molto timido con i media, controlla due società di investimento che gestiscono collettivamente più di $ 50 miliardi di patrimonio. Dopo aver ottenuto un MBA ad Harvard, ha lavorato per otto anni presso la Fidelity Management and Research di Boston prima di rientrare a Città del Capo nel 1973, quando fondò la Allan Gray Limited, oggi la più grande società di gestione dei patrimoni del Sudafrica. È anche la società più di successo con beni in gestione per circa $30 miliardi. Secondo fonti interne alla società,  il portafoglio azionario della Allan Gray ha un rendimento medio del 28 per cento dal 1974. Fattori chiave del successo comprendono una ricerca meticolosa e la continua applicazione della vecchia e sperimentata pratica di comprare le quote di società i cui titoli hanno un valore azionario inferiore al loro valore intrinseco. Gray è anche il fondatore di Orbis, un asset manager delle Bermuda, che ha fondato nel 1989. Orbis ha in gestione oltre $21 miliardi. Il figlio di Gray, William, è presidente della Orbis oltre che portfolio manager della Orbis Funds. Gray e la sua famiglia sono gli azionisti di maggioranza della Allan Gray Limited e della Orbis. Nel 2007, Gray ha lasciato alla sua Allan Gray Orbis Foundation $130 milioni, la donazione più importante di tutta l’Africa meridionale a quel tempo. La fondazione sostiene le rette scolastiche dei poveri sebbene promettenti studenti liceali sudafricani.

 

Mike-Adenuga-286x300 Mike Adenuga

3. Mike Adenuga $8 miliardi

Settore: Petrolio, telecomunicazioni

Paese di residenza: Nigeria

Età: 60

Stato civile: sposato

Il secondo uomo più ricco della Nigeria ha creato da solo la sua fortuna quando era venticinquenne distribuendo tessuti di pizzo e Coca-Cola, e gestendo i lucrosi contratti governativi durante il regime dell’ex presidente militare nigeriano, Ibrahim Babangida. All’inizio degli anni novanta fondò Conoil Producing, un’indigena società per l’esplorazione e la produzione petrolifera che fu la prima società nigeriana ad estrarre petrolio in quantitativi commerciali. Oggi, Conoil Producing riempe più di 100.000 barili di greggio al giorno. Le altre società di Adenuga comprendono Globacom, un società di telefonia cellulare nigeriana che conta più di 25 milioni di utenti in Nigeria nella Repubblica del Benin. Detiene anche il 74 per cento di Conoil PLC, una società di marketing petrolifero quotata al Nigerian Stock Exchange.

 

Folorunsho-Alakija-150x150Folorunsho Alakija

4. Folorunsho Alakija $7,3 miliardi

Settore: Petrolio

Paese di residenza: Nigeria

Età: 62

Stato civile: sposata

La donna più ricca d’Africa siede in cima alla Famfa Oil, una società petrolifera nigeriana che detiene una quota de 60 per cento in OML 127, uno dei conglomerati più prolifici della Nigeria che si trova in alto mare, nell’Agbami deepwater field. La produzione giornaliera di OML 127 si aggira sui 200.000 barili al giorno. Alakija ha studiato fashion design in Inghilterra negli anni ’80, di ritorno in Nigeria ha fondato Supreme Stitches, un marchio di moda nigeriano che ha goduto della protezione presso le donne di successo più importanti della high society nigeriana. Una delle sue clienti era Maryam Babangida, moglie dell’ex presidente militare nigeriano, Ibrahim Babangida. Si pensa che Alakija abbia sfruttato questo rapporto per acquistare un appezzamento di terra abilitato all’esplorazione petrolifera nel 1993 ad un prezzo relativamente basso. Famfa entrò immediatamente in joint venture con Star Deep Water Petroleum (una sussidiaria di Chevron e della brasiliana Petrobas), cedendo una quota del 40 per cento alle due società. Famfa ha posseduto il 60 per cento del terreno fino al 2000, quando il neo eletto presidente nigeriano, Olusegun Obasanjo, costrinse l’acquisto di una quota del 50 per cento del terreno, trasferendolo alla Nigerian National Petroleum Corporation – una società di proprietà del governo. Famfa Oil presentò immediatamente una denuncia in tribunale per contestare l’acquisizione in un processo che durò 12 anni. Nel maggio 2013, la Corte Suprema nigeriana ridiede la quota del 50 per cento a Famfa Oil. Alakija possiede anche $200 milioni di proprietà immobiliari nel Regno Unito.

 

Nicky-Oppenheimer-150x150Nicky Oppenheimer

5. Nicky Oppenheimer $6,5 miliardi

Settore: Miniere, investimenti

Paese di residenza: Sudafrica

Età: 68

Stato civile: sposato

I diamanti non sono per sempre. Nel novembre 2011, Nicky Oppenheimer prese la grande decisione di vendere la sua quota di famiglia in De Beers, il più grande produttore al mondo di diamanti, al gigante delle miniere Anglo American. Lo storico accordo di $5,1 miliardi pose fine al controllo di De Beers da parte della famiglia Oppenheimer durato 8 decenni, iniziato quando il nonno di Nicky, Sir Ernest Oppenheimer, prese la società nel 1927 e consolidò il monopolio globale della società sull’industria mondiale dei diamanti. Nel 2011, E Oppenheimer & Sons, la società d’investimenti di famiglia controllata da Nicky, ha collaborato con Temasek, una società d’investimenti del Governo di Singapore, per creare Tana Africa Capital, un fondo di private equity da $300 milioni che investe nei repentinamente cangianti beni di consumi [fast moving consumer goods (FMCG), NdT] e in agricoltura.

 

Johann-Rupert-150x150Johann Rupert

6. Johann Rupert $6,1 miliardi

Settore: beni di lusso e commercio al dettaglio

Paese di residenza: Sudafrica

Età: 63

Stato civile: sposato

Johann Rupert è il presidente della società di beni di lusso svizzera, Compagnie Financière Richemont SA, che detiene marchi di primo piano come Cartier, Dunhill, IWC Schaffhausen, Piaget e Vacheron Constantin, tra gli altri. È la sesta società più importante quotata sulla piazza finanziaria svizzera e il terzo gruppo di beni di lusso più importante del mondo. Il padre di Johann, Anton Rupert, creò una piccola fabbrica di sigarette, Rembrandt, nel suo garage nel 1941 con £10 d’investimento. Rembrandt diventò incredibilmente molto famosa tra i giovani fumatori sudafricani e negli anni 50 era già una delle prime società di tabacco nel continente. Anton, sempre visionario, diversificò dal tabacco all’industria e ai beni di lusso, dividendo Rembrandt in due rami: Remgro (una società d’investimenti con interessi in finanza, miniere e industria) e Richemont (il gruppo svizzero dei beni di lusso). Johann è presidente e il più importante singolo azionista in entrambe le società. Possiede anche due dei vigneti più famosi del Sudafrica, Rupert & Rothschild e L’Ormarins, e ha fondato il museo Franschhoek Motor Museum, che ospita la sua personale collezione di oltre 200 veicoli a motore antichi.

 

Nassef-Sawiris-150x150Nassef Sawiris

7. Nassef Sawiris $5,2 miliardi

Settore: Edilizia

Paese di residenza: Egitto

Età: 53

Stato civile: sposato

Nassef Sawiris è l’ultimo di tre figli del miliardario egiziano e fondatore del congolomerato Orascom, Onsi Sawiris. È alla guida della Orascom Construction Industries (OCI), una delle più importanti società del Nord Africa. A gennaio di quest’anno, Nassef ha annunciato che OCI stava scambiando tutte le ricevute di deposito globali della società con nuove azioni di OCI NV sul NYSE Euronext di Amsterdam o in cambio di contanti. Un consorzio di investitori, tra cui il fondatore di Microsoft, Bill Gates, ha fornito $1 miliardo di capitali freschi necessari per pagare gli investitori. La stragrande maggioranza degli azionisti ha accettato l’offerta d’acquisto, che ha portato successivamente alla sospensione della società dall’EGX [La Piazza Affari egiziana]. Nassef è anche direttore di Lafarge, il gigante del cemento francese, e di Dubai international Financial Exchange.

 

Gilbert-Chagoury-Family-150x150Gilbert Chagoury & Family

8. Gilbert Chagoury & Family $4,2 miliardi

Settore: Edilizia

Paese di residenza: Nigeria

Età: 67

Stato civile: sposato

Il nigeriano-libanese, industriale e diplomatico, è co-fondatore del gruppo Chagoury Group, un conglomerato ampio e sfaccettato con interessi nel manifatturiero, nell’edilizia, nell’immobiliare, nell’ospedaliero e nella sanità. Gilbert è nato nel 1946 a Lagos da genitori immigrati libanesi. Dopo aver studiato al College des Freres Chretiens in Libano, è ritornato in Nigeria dove ha avviato la sua carriera nel mondo degli affari. Nel 1971 ha fondato la GrandsMoulins du Bénin Flour Mills, una fabbrica di farina a Cottonou, Repubblic del Benin, che è il fondamento del Chagoury Group. Oggi Chagoury Group controlla cinque società nel settore delle farine in Nigeria e Repubblica del Benin. In totale le fabbriche Chagoury producono più di 3.700 tonnellate di farina al giorno. Chagoury Group detiene anche una fabbrica di bottiglie di vetro e una di bottiglie di plastica. Altri asset comprendono Eko Hotel, un albergo a cinque stelle di Lagos, e Hotel Presidential, un hotel 5 stelle di Port Harcourt. Una delle ultime società del gruppo è South EnergyX, un’azienda dedicata allo sviluppo immobiliare che sta lavorando ad Eko Atlantic, una nuova metropoli da $6 miliardi sul terreno di proprietà dell’Atlantic Ocean. Quando sarà finita, Eko Atlantic dovrebbe fornire una casa a circa 250.000 persone. Il portfolio delle proprietà di Chagoury comprende anche Ocean Parade, una serie di 14 terreni con vista sulla laguna a Banana Island, la comunità residenziale più costosa della Nigeria. La carriera di Gilbert Chagoury non ha mancato di suscitare delle controversie. Nel 2001, in un tribunale britannico, ammise di aver aiutato la famiglia del defunto dittatore nigeriano, Sani Abacha, con un bonifico di $300 milioni verso conti stranieri. Riprese i soldi e fu assolto dalle accuse.

 

Nathan-Kirsh-150x150Nathan Kirsh

9. Nathan Kirsh $3,6 miliardi

Settore: Immobliare, Distribuzione

Paese di residenza: Swaziland

Età: 82

Stato civile: sposato

Nathan Kirsh ha fatto fortuna dopo aver fondato una fabbrica per la macinazione del mais in Swaziland. Reinvestì abilmente i profitti nella distribuzione alimentare e nell’immobiliare. La base della sua fortuna si trova in diverse proprietà e nelle società di distribuzione. La sua società d’investimenti, Kirsh Holding Group, detiene una quota del 50 per cento di Swazi Plaza Properties – la società che possiede il più grande centro commerciale dello Swaziland. Lo stesso detiene anche il 29 per cento di Minerva, una società edile di Londra, il 63 per cento di Jetro Holdings, che gestisce i negozi Jetro Cash and Carry e i ristoranti Depots nell’area di New York City. Jetro gode di un quasi monopolio nella fornitura di merci all’ingrosso a piccoli negozi e ristoranti nella zona di New York City e gli introiti ammontano ad oltre $6 miliardi nel 2013. Kirsh è anche il più importante singolo azionista di Magal Security Systems, una società che sviluppa e fornisce sistemi di controllo ed anti instrusione.

 

Christoffel-Wiese-150x150Christoffel Wiese

10. Christoffel Wiese $3,4 miliardi

Settore: Vendite al dettaglio

Paese di residenza: Sudafrica

Età: 72

Stato civile: sposato

Il businessman sudafricano è presidente e più importante singolo azionista di Shoprite, il più grande discount retailer di tutta l’Africa. Dopo aver studiato giurisprudenza alla University of Stellenbosch, Wiese accettò il posto di executive director presso Pep Stores, una catena di negozi d’abbigliamento a prezzi scontati co-fondata dai suoi genitori. Nel 1979, Pep Stores ha diversificato nei generi alimentari con la sua acquisizione di Shoprite, una catena di negozi sudafricani. Quando Wiese diventò presidente della società nel 1981, cambiò il nome della società in Pepkor e fece una serie di acquisizioni tra cui Ackermans, un’importante catena di negozi d’abbigliamento. Continuò quotando Shoprite al Johannesburg Stock Exchange. Possiede il 15 per cento della società che ha il valore di $7 miliardi. Sebbene le sue quote in Shoprite costituiscano la parte più importante del suo patrimonio, detiene anche quote significative in altre società quotate al Johannesburg Stock Exchange, tra cui Invicta Holdings, PSG Holdings, Tradehold, ed una società di private equity, Brait. Altri interessi riguardano la riserva di caccia privata di Kalahari and Lourensford Wine Estate.

La lista completa dei ricchi è disponibile sul numero di ottobre di Ventures Africa. Disponibile anche per il download su iTunes store qui e Google play qui.

Fonte: ventures-africa.com

 

 

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