L’Egitto antico fu progenitrice di una delle più grandi civiltà europee, quella della Grecia antica. Il paese dei faraoni è entrato nella Storia grazie al suo patrimonio scientifico e culturale senza eguali.
Ovvero ad oggi, la supremazia bianca continua il suo regno. È così che le élites caucasiche hanno sempre tentato, bene o male, di accaparrarsi quest’eredità negra grazie all’intermediazione dei loro media e dei loro musei.
Tuttavia è soltanto dopo il declino dell’impero egizio, molto dopo l’èra di Cheope, che ha lasciato le costruzioni più importanti dell’odierno Egitto, tra cui la piramide di Giza e la Sfinge, che i « faraoni » dalla pelle bianca hanno governato.
Gli storici non-Neri approfittano di questo fatto per far credere al pubblico che i re e le regine del paese delle piramidi sono sempre stati bianchi. Così possiamo anche citare il famoso falso busto di Nefertiti, che si trova in un museo a Berlino. I costumi e le rappresentazioni (tra le altre) ci dimostrano un’affiliazione del paese della sfinge all’Africa nera. E finanche le grandi menti europee come Champollion o Erodoto hanno ammesso la negritudine del popolo egiziano.
« Affinché una verità sia valida ed oggettiva, è necessario che essa sia bianca. » Citazione di Cheikh Anta Diop.
Questo quadro proviene dalla tomba di Hemaka, donna nera come si evince chiaramente dalla rappresentazione, la cui serva dietro di lei era bianca.
Link al filmato su youtube
Fonte: negronews.fr