Un positivo bilancio per il nono festival del cinema africano di Cordova.
Il festival del cinema africano di Cordova, che si è svolto dal 13 al 20 ottobre, è stato visitato da 8.000 persone; il doppio delle presenze registrate l’anno precedente.
Più di 8 mila spettatori hanno affollato i cinque cinema della città spagnola di Cordova durante l’ultimo festival del cinema africano; il dato ha superato di molto quello dell’anno scorso che ha fatto registrare un numero di presenze leggermente inferiore a 4.000. Per otto giorni sono stati proiettati 94 film africani e mediorientali, di cui 23 hanno partecipato alla gara per aggiudicarsi i 13 premi.
Quest’anno, il griot per il miglior feature film è stato vinto da Alain Gomis (Senegal) con Tey; il griot per il miglior documentario è andato a Teboho Edkins (Sudafrica) con Gangster Project mentre il griot per il miglior cortometraggio è stato vinto da Uda Benyamina (Marocco) con Sur la Route du Paradis.
Più di 100 professionisti e stakeholders dell’industria provenienti da Africa, Europa e Medio Oriente hanno partecipato al festival. All’incirca la metà dei film in competizione sono stati presentati dai rispettivi filmmakers o produttori. FCAT Espacio Profesional (FCAT Industry Area), inoltre, ha raccolto quest’anno un numero senza precedenti di esperti, filmmakers, distributori, e registi insieme ai donatori pubblici e privati.
Festival del cinema africano, un impatto positivo su Cordova
Mane Cisneros, direttore dell’African Film Festival di Cordova, sottolinea che “la valutazione di quest’edizione è certamente positiva. Cordova è stata la giusta location per il Festival affinché si consolidasse. Il festival ha portato dei benefici a Cordova e Cordova ha portato dei vantaggi al festival”. Cisneros evidenzia che il festival ha avuto un impatto positivo sulla città. “Il festival (un meccanismo che è iniziato 10 mesi fa) ha funzionato con un budget totale di € 450.000, fornendo un ritorno economico alla città; che secondo le stime supera i 2 milioni di €”.
L’assessore alla cultura della città, Juan Miguel Moreno, ha detto che “il festival è stato sostenuto dai cittadini in modo significativo; nei prossimi anni ci piacerebbe che altri enti pubblici e privati si uniscano in questo sforzo, prendendo in considerazione tanto i risultati del festival quanto gli effetti positivi che quest’ultimo ha su Cordova, in termini di immagine e di ritorno economico”.
Il festival aiuta la città nei suoi sforzi contro le imposizioni dell’attuale crisi del debito. Per di più, quest’anno il festival ha ottenuto una vasta presenza mediatica a livello nazionale e internazionale. Tra i diversi media internazionali accreditati al festival, erano presenti i giornalisti di BBC, Al Sharqiya e Algeria International Radio. Attraverso queste uscite, l’African Film Festival ha facilitato tanto la visibilità internazionale dell’ambiente multiculturale di Cordova quanto la capacità della città di ospitare e di partecipare in investimenti che coinvolgono nazioni dell’Africa e del Medio Oriente. Sotto diversi aspetti ciò può essere visto come una reinvenzione del tradizionale multiculturalismo associato con i 2000 anni della città di Cordova, un multiculturalismo che risale ad un’epoca precedente quella del Califfato Islamico che ha dominato questa parte della Spagna.
Il direttore del festival ha aggiunto che “Cordova è il set ideale per eventualmente normalizzare il cinema africano e mediorientale facilitandone l’accesso alle platee ispaniche”. Tuttavia, Cisneros ha anche riconosciuto che “non possiamo continuare con questa compito da soli. Perciò, se vogliamo che il festival continui, avremo bisogno di più mezzi”.
Reti di collaborazione tra i festival del cinema africani in Europa
FCAT Espacio Profesional (Industry Area), che è consistito nell’arco di 6 giorni in incontri, tavole rotonde e seminari, ha portato due conquiste principali. In primo luogo, la fondazione Lettera27 (sostenuto principalmente da Moleskine) ha assegnato il premio Director’s Eye [Occhio del Regista] di €25.000 al filmmaker ghanese-keniota Hawa Essuman per lo sviluppo della sua pellicola Djin.
Inoltre, la sezione industriale dell’African Film Festival di Cordova ha riunito i direttori di sei festival del cinema africani in Europa per valutare le potenziali sinergie di fronte alle comuni difficoltà, come quella della raccolta fondi.
Nonostante il fatto che ogni festival ha una peculiare struttura di finanziamento, tutti condividono quasi le stesse fonti per finanziarsi tra cui quelle dello sviluppo internazionale o le istituzioni culturali pubbliche a livello locale, nazionale ed europeo. Con l’attuale crisi finanziaria, entrambe le aree sono state prese di mira dai governi per ottenere risparmi di bilancio. Il festival di Cordova, per esempio, deve ancora far fronte a gravi deficit di bilancio dovuti alla scomparsa virtuale di uno dei principali donatori, Casa Africa.
Questa convergenza dei direttori dei festival cinematografici a Cordova testimonia l’importanza dei festival nello stabilire reti di collaborazione per superare questa situazione continuando ad essere la porta d’entrata per la distribuzione dei film africani in Europa.
I partecipanti all’incontro sono stati Mane Cisneros, direttore del FCAT Cordova, Heidi Lobato, direttore di Africa in The Picture (Olanda), Lizelle Bisschoff, in rappresentanza di Africa in Motion (Regno Unito), Isabel Arrate, in rappresentanza di IDFA Fund (Olanda), Guido Convents, direttore di Afrika Filmfestival (Belgio), Karl Rössel, per Filminitiativ festival (Germania), Hans Christian Mahnke per AfricAvenir (Namibia) e Jesús Hernández, in rappresentanza di Media Desk Europe (Spagna).
Il primo risultato di questo dialogo ha portato ad un piano d’azione concordato che è stato recentemente migliorato durante il festival del cinema africano di Amsterdam, Africa in the Picture. Inizialmente, la missione di questa rete è stata di appronfondire la reciproca comprensione tra le istituzioni europee e i donatori, e di ottenere una maggiore collaborazione ed efficienza nei costi tanto tra i festival quanto tra i filmmakers africani. La cooperazione è tanto più necessaria adesso che 5 festival del cinema africani avranno luogo in cinque diverse città europee tra ottobre e novembre (in ordine cronologico: Cordova, Amsterdam, Edinburgo, Londra, e Apt).
Cinenomada film distribution program
Come altri festival del cinema, il festival del cinema africano di Cordova cerca di essere una piattaforma e un inizio per la distribuzione dei film. A tal fine, l’organizzazione no-profit che sta dietro il festival, ha creato nel 2006 un programma di distribuzione cinematografica col nome di Cinenomada (cinema nomade). Negli anni, ha raccolto un archivio di 700 titoli sottotitolati in spagnolo. Oggi, Cinenomada è l’unico meccanismo costante per quanto riguarda la distribuzione del cinema africano in Spagna, ed è il più importante nel suo genere nel mondo spagnolo.
Cinenomada offre a tutte le diverse organizzazioni un’estesa selezione di film con sottotitoli in spagnolo previo pagamento dei diritti d’autore della pellicola. In questo modo, Al Tarab offre un reddito, anche se talvolta è l’unico modesto reddito, ai reggisti e ai produttori del continente africano. Inoltre, permette al cinema africano di essere accessibile al di là delle date del festival. L’anno scorso, Cinenomada ha promosso 250 proiezioni di film in 36 città spagnole e latino americane.
I 94 film proiettati durante la scorsa edizione del festival sono già disponibili per la loro pubblicizzazione.
Canal + Spagna acquista i diritti di trasmissione di Demain Alger
Un altro contributo del festival del cinema di Cordova all’industria cinematografica africana è quello di facilitare i contatti tra filmmakers, produttori, direttori artistici di altri festivals e rappresentanti di canali di distribuzione commerciali e culturali.
Quest’anno, tra i 13 premi consegnati ai film che hanno partecipato alle sezioni in competizione, la sede spagnola di Canal + ha premiato il cortometraggio intitolato Demain Alger? (Domani Algieri?), diretto dal regista algerino Amir Sidi-Boumediène, con l’acquisto dei diritti di trasmissione.
Questo premio, che fa parte della politica di Canal + per sostenere i cortometraggi, implica la trasmissione di Demain Alger? per un periodo di un anno in Spagna a partire da gennaio 2013.
A proposito dell’African Film Festival di Cordova
Il festival del cinema africano di Cordova (FCAT) è un festival cinematografico indipendente e competitivo e uno dei più importanti festival di cinema africano in Europa. Quest’anno, il festival ha festeggiato la sua nona edizione tra il 13 e il 20 ottobre nella città andalusa di Cordova.
L’evento – organizzato dalla ONG Al Tarab, col sostegno, tra gli altri, del comune di Cordova, del governo regionale andaluso e dell’agenzia spagnola per la cooperazione internazionale (AECID) – è durato una settimana con la proiezione di 94 film provenienti o aventi come tema l’Africa e il Medio Oriente, con un forum di professionisti del cinema (FCAT Espacio Profesional), che comprende un forum sulla coproduzione di film, con esibizioni, seminari e attività parallele per tutte le audiences.
Fonte: comunicato stampa