La 16 a edizione di Ecomondo sarà caratterizzata da un alto profilo internazionale, puntando sui nuovi mercati, quali, ad esempio, quelli dei paesi emergenti (Mediterraneo, Nord Africa, Africa Sub-Sahariana e America Latina). In quest’ottica, UNIDO ITPO Italy coordinerà e supporterà una delegazione di imprenditori provenienti da alcuni Paesi in Via di Sviluppo (PVS) (Bahrain, Marocco, Egitto, Etiopia, Camerun) che presenterà le opportunità di investimento nel settore ambientale dei propri paesi di origine.
Secondo una logica di win-win cooperation, infatti, le innovazioni tecnologiche “made in Italy” presentate in questo contesto possono essere applicate con successo nelle economie emergenti, proprio come ha sottolineato anche il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini riferendosi alla ‘green economy’ come allo “strumento per consentire la crescita, soprattutto in questi anni di crisi, e per aiutare ad uscire dalla povertà i Paesi in via di sviluppo, senza gravare in modo irreparabile sul pianeta”.
Per garantire l’effettivo instaurarsi di positive relazioni economiche tra le aziende straniere invitate e quelle italiane, UNIDO ITPO Italy, nell’ambito del Programma Ambiente ed Energia a beneficio dei Paesi del Mediterraneo implementato in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente italiano, organizzerà incontri d’affari e capacity building sulla base delle indicazioni e proposte di cooperazione pervenute dalla delegazione dei PVS, offrendo assistenza durante le negoziazioni con le controparti italiane e rafforzando la cooperazione economica/industriale.
Queste attività si inseriscono nella più generale ‘Green Industry Initiative’ di UNIDO che promuove modelli sostenibili di produzione e consumo volti a migliorare la qualità della vita dei consumatori ma che siano, al tempo stesso, efficienti dal punto di vista energetico, non inquinanti e sicuri.
Azzurra Patriarca, ufficio stampa UNIDO
AMBIENTE & ENERGIA: UNA DELLE PRIORITÁ TEMATICHE DI UNIDO
L’UNIDO è impegnata in prima fila nel sensibilizzare le aziende nei Paesi in Via di Sviluppo (PVS), affinché la tutela dell’ambiente sia riconosciuta quale opportunità per acquisire competitività sui mercati internazionali e non come un vincolo gravoso cui adempiere.
Le parole chiave sono “efficienza”, “innovazione” e “tecnologia” per favorire il miglioramento dei processi industriali, il riciclaggio e il riutilizzo dei materiali, la progettazione di prodotti energeticamente efficienti e che utilizzino energia prodotta da fonti rinnovabili.
Le attività UNIDO, quindi, sono anche indirizzate a diffondere fra gli imprenditori una maggiore consapevolezza sulle potenzialità e le politiche di incentivazione per gli investimenti “environmentally friendly” nelle economie emergenti.
In questo contesto, l’UNIDO ITPO Italy, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha sviluppato specifici piani d’azione a beneficio del Mediterraneo. Queste iniziative sostengono l’interazione tra le piccole e medie imprese dei PVS e le aziende italiane, ponendo in essere attività di informazione, di identificazione e promozione di progetti industriali e di formazione, in particolare nei seguenti settori: gestione delle risorse idriche, trattamento dei rifiuti solidi e delle acque reflue, energia da fonti rinnovabili, tecniche di efficienza energetica, bioedilizia. Soprattutto, però, dedicano una particolare attenzione a forme di partenariato industriale o tecnologico: questo tipo di cooperazione, infatti, riveste un ruolo fondamentale nell’innescare processi di crescita in grado di soddisfare le necessità attuali senza compromettere le possibilità delle future generazioni.
Focus “Green Industry Initiative”
UNIDO riconosce che il consenso espresso per il concetto di “Green Economy” può essere ottenuto solo se il sistema internazionale fornisce ai PVS delle opportunità di sviluppo verso un’economia ecosostenibile, permettendo loro di prendere parte, concretamente, al mercato globale dei beni e dei servizi ambientali.
A tal fine, in occasione di Rio+20, UNIDO ha lanciato il suo fiore all’occhiello: la “Green Industry Initiative”. Questa iniziativa promuove modelli sostenibili di produzione e consumo, che migliorino la qualità della vita dei consumatori ma che siano, allo stesso tempo, efficienti dal punto di vista energetico, non inquinanti e sicuri. Due le fasi che costituiscono la strategia di base:
- “Greening of Industry”: la conversione delle industrie verso un approccio ecosostenibile, che porti ad un miglioramento progressivo di impatto ambientale e produttività. Obiettivo da raggiungere attraverso l’utilizzo più efficiente delle risorse, rendendo i sistemi energetici industriali più sostenibili, espandendo le fonti di energia rinnovabile, eliminando gradualmente le sostanze tossiche e migliorando la salute e la sicurezza sul lavoro.
- “Creating Green Industries”: stimolare lo sviluppo e la creazione di industrie che producano beni e servizi ambientali, come il recupero dei materiali, il riciclo, il trattamento e la gestione dei rifiuti, oltre che l’erogazione di servizi e consulenze ambientali ed energetiche. L’industria ecosostenibile è un settore, in rapida espansione, che contribuisce alla riduzione dell’ impatto ambientale e dei consumi di risorse.
In aggiunta ai programmi tradizionali di UNIDO, quali il “Resource Efficient Network” e il “Cleaner Production Network”, i servizi collegati all’implementazione del Protocollo di Montreal ed altri accordi ambientali multilaterali, a Rio+20 è stato presentato un nuovo importante programma: la “Green Industry Platform”. Si tratta di un’iniziativa volta a promuovere una partnership tra il settore pubblico e quello privato a supporto dell’industria ecosostenibile. Coinvolgendo figure di rilievo del mondo del business, delle amministrazioni pubbliche e della società civile, la piattaforma canalizzerà le loro considerazioni sociali ed ambientali in operazioni aziendali, attraverso un uso più efficiente dell’energia e delle materie prime, di pratiche innovative e dell’applicazione di nuove tecnologie verdi. Tre gli scopi della piattaforma:
- sostenere il progetto della “Green Industry”, attraverso sforzi che contribuiscano a rendere la produzione industriale più ecosostenibile;
- supportare la creazione di industrie eco-sostenibili, innovazione e trasferimento di tecnologia;
- mostrare e diffondere la “Green Industry Iniziative” nei forum globali e durante le attività di follow-up della Conferenza.
Focus “Sustainable Energy for All Initiative”
Promossa dal Segretariato Generale delle Nazioni Unite, questa iniziativa si sviluppa su scala mondiale ed interessa tutti i settori della società: imprese, governi, investitori, comunità locali, il mondo accademico e si pone tre obiettivi, tra loro interconnessi:
- garantire l’accesso universale ai servizi energetici più moderni;
- raddoppiare il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica;
- raddoppiare la quota di energia rinnovabile nel mix energetico globale.
Questi obiettivi, che l’ONU stima raggiungibili entro il 2030, sono complementari tra loro ed il progresso nel raggiungimento di uno, può aiutare al conseguimento degli altri.
Recentemente, il Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon ha rafforzato il suo impegno a garantire l’accesso all’energia sostenibile per tutti, annunciando nuovi accordi di leadership nell’ambito dell’“Energy For All Initiative”. In un discorso tenuto per gli stati membri delle Nazioni Unite a margine dell’Assemblea Generale dell’ONU, il Segretario Generale ha confermato di aver coinvolto Mr. Kandeh K. Yumkella, Direttore Generale dell’UNIDO e presidente di UN-Energy, come rappresentante speciale e responsabile dell’iniziativa.
Yumkella si è detto “onorato di ricoprire questo incarico per il Segretario Generale”. “Sono pronto a portare questo percorso inedito e innovativo al livello successivo. Continueremo a lavorare con tutte le parti interessate per ottenere un accesso all’energia sostenibile per tutti e guidare l’azione concreta in grado di trasformare la vita, le comunità, le economie e l’ambiente”, ha aggiunto.
“Fornire energia sostenibile per tutti potrebbe essere la più grande opportunità del 21° secolo”, ha dichiarato il Segretario Generale Ban. “L’energia sostenibile è il filo d’oro che collega la crescita economica, l’equità sociale e la salvaguardia dell’ambiente, permettendo al mondo di prosperare. Questa iniziativa riunisce i governi, il settore privato e la società civile in una partnership che è il conseguimento di risultati concreti”.
Fonte: Ufficio Stampa UNIDO