Il bello di Ouagadougou e’ che si possono trovare diversi ristoranti con altre tradizioni culinarie.
Ieri (6 agosto 2012) abbiamo provato la cucina senegalese in un piccolo ristorante, molto semplice e genuino.All’entrata non sembra neanche un ristorante. Forse un take away (da asporto). Un bancone centrale con grossi pentoloni e altri arnesi da cucina si presentano all’ingresso. Sulla destra si apre uno spiazzo con i tavoli e uno spazio sulla sinistra per passare.
Le ordinazioni al ristorante senegalese si prendono subito, senza aspettare di sedersi al tavolo. Tutti i piatti sono a base di riso e pesce con qualche variazione sulle verdure. C’era anche un piatto a base di yogurt zuccherato, che fungeva da dolce, ma non abbiamo potuto assaggiarlo perche’ era finito. Si vede che va a ruba.
Herbert, un caro amico di Cleo, ci racconta che e’ un ristorante molto frequentato e conosciuto a Ouagadougou (abbreviato Uaga). Al nostro arrivo pero’ c’erano solo altri due tavoli oltre al nostro.
Quando arriva il mio “riz gras yassa” resto un po’ perplesso. Vedo questo piatto con riso in bianco, una montagna di cipolle bollite e un pesciolino messo di fianco. Assaggio il primo boccone e non riesco a distinguere il sapore del riso da quello delle cipolle. Bah forse sono stato sfortunato proviamo col secondo. Si migliora. Prendo un pezzo di pesce, oltre ovviamente alle cipolle e al riso. Al quinto tentativo mi convinco che il piatto e’ buono e lo finisco. Certo non si puo’ dire che la cucina senegalese non sia saporita. Forse una minore quantita’ di cipolle non guasterebbe ma nel complesso il pianto riunisce il classico primo, secondo e contorno della cucina italiana. Cambia lo stile ma il “riz gras yassa” e’ di sicuro nutriente.
Gli altri piatti erano il “riz yassa”, un riso con una salsa di cipolle e carne messa di lato al piatto, e un riso vegetariano con una salsa di sole verdure per la vegetariana quasi vegana del gruppo.