L’Italia sostiene la transizione democratica egiziana e auspica che l’Egitto conservi il suo ruolo di punto di riferimento, attivo ed equilibrato, della regione, su cui pesa la crisi siriana. Questo messaggio è stato portato dal Ministro Giulio Terzi, al Cairo, al nuovo Presidente egiziano Mohamed Morsi.
Centrale per l’Italia – ha sottolineato Terzi – è anche la questione del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, con particolare riguardo ai diritti delle donne ed alla libertà religiosa o di credo. Su questo punto il Ministro degli Esteri Mohamed Kamel Amr ha garantito che la nuova costituzione egiziana garantirà la libertà di culto a tutti gli egiziani.
Terzi e Morsi hanno discusso anche dei rapporti economici bilaterali. Il Presidente egiziano ha garantito che il clima per gli investimenti italiani in Egitto sarà “amichevole, sicuro e rispettoso delle regole”. “L’interesse delle aziende italiane e la fiducia in questo Paese – ha detto Terzi – non è mai mancato anche nei momenti più difficili della rivoluzione”. Dal colloquio con Morsi, il Ministro Terzi ha avuto indicazioni precise sulla volontà “di sviluppare una cooperazione economica tra Italia ed Egitto sia con le grandi aziende sia con le Pmi”.
Inevitabile, poi, un confronto sulla crisi siriana. L’Italia e l’Egitto – ha riferito Terzi – concordano sulla necessità di raggiungere al più presto una soluzione politica attraverso un governo di transizione che “metta fine alla tragedia”. In Siria, come in altri Paesi in cui c’è stata la Primavera araba – ha spiegato il Ministro – il processo di trasformazione può avvenire solo sotto i principi del pieno rispetto delle minoranze religiose e dell’inclusività di tutte le componenti della società”. Terzi ha inoltre informato il Presidente Morsi dell’azione portante del governo italiano per mantenere un dialogo con tutte le componenti dell’opposizione siriana. E sulla Siria, ha aggiunto, l’Egitto “ha una valutazione coincidente con quella italiana ed europea”.
Al Presidente Morsi Terzi ha consegnato una lettera personale del Premier Mario Monti e trasmesso un invito a Roma. “Morsi mi è parso molto lieto di accoglierlo. Stiamo decidendo una data”, ha spiegato ai giornalisti.
Fonte: esteri.it