La delegazione dell’Unione Europea in Camerun stima che l’adeguata preparazione sugli aspetti tecnici, giuridici e finanziari indispensabili per il successo di questo genere di progetti non è stata fatta. Ciò potrebbe nuocere alla realizzazione del progetto.
Il comunicato reso pubblico dall’Unione Europea il 6 luglio 2012 è quasi uno sfoggio di formule diplomatiche. Tuttavia non confonde nessuno. Gli europei sono delusi, vedi anche amareggiati, per il fatto che il Camerun abbia finalmente scelto i cinesi come partners principali per la costruzione dell’autostrada Yaoundé-Douala. Nelle lettere, sottolineando la propria delusione, la delegazione dell’Unione Europea (Ue) in Camerun stima anche che le « voci » diffuse dalla stampa sono senza fondamento. Infatti, a partire dall’aprile scorso, alcuni media camerunesi hanno rivelato che il progetto di costruzione di quest’autostrada è stato sostenuto a livello di presidenza della Repubblica da alcune personalità favorevoli a scegliere gli europei al posto di altri.
L’Ue riconosce che, in seguito ad una richiesta del governo camerunese, nel 2011 aveva risposto favorevolmente ad una domanda di finanziamento per « lo studio di fattibilità » dell’autostrada in questione. A quel punto gli europei avevano proposto una « sovvenzione » di 1,64 miliardi di Fcfa [2,5 milioni di euro] per uno studio di prefattibilità e di fattibilità che comprendeva anche la preparazione di una gara d’appalto nell’arco di 2 anni per accompagnare il Camerun ad « una scelta riflettuta, coerente e pertinente » che miri alla messa in opera di una soluzione ottimale d’interconnessione autostradale. Contemporaneamente, i cinesi garantivano che la posa della prima pietra di quest’opera poteva concretizzarsi entro il mese di dicembre 2012.
Leggendo tra le righe si può capire perché la scelta della Cina da parte del Camerun è considerata rischiosa dagli europei. L’Ue, infatti, stima che il paese di Paul Biya non ha riflettuto sufficientemente sul progetto. Secondo l’Ue, inoltre, gli studi preliminari per l’ottimizzazione di questo genere di progetti non sarebbero stati fatti. « In genere, qualunque sia la scelta del finanziamento, ogni finanziamento dev’essere preceduto da studi che permettono una stima affidabile e ottimizzata del costo totale del progetto. Un’operazione complessa e ampia come la costruzione di un’autostrada suppone una preparazione adeguata sugli aspetti tecnici, giuridici e finanziari, indispensabile per il suo successo. », si legge nel comunicato della delegazione della Ue in Camerun.
Così il Camerun si sarebbe precipitato a scegliere la Cina. Da qui il rischio di non vedere mai realizzato questo progetto o, quanto meno, non essere realizzato come dovrebbe. Tuttavia, la parte cinese sembra molto impegnata nell’accompagnare il Camerun in questo grande progetto – come, d’altronde, in tanti altri – e ciò si è concretizzato lo scorso 27 giugno. I due paesi infatti siglavano una convenzione per un finanziamento di 241,1 miliardi Fcfa. Fondi messi a disposizione da Exim bank of China. Un accordo che si è fatto aspettare per molto tempo poiché è a marzo scorso che la Cina aveva finalmente dato il suo benestare per questa linea di credito. E i lavori saranno eseguiti dalla società cinese China first highway engineering.
Si capisce quindi la collera (o quanto meno la delusione) degli europei ai quali sfugge questo « mercato ». Da qui quest’uscita giudicata da molti osservatori come un gesto simbolico. In ogni caso, i poteri pubblici camerunesi hanno fatto una scelta: la Cina. Sperando che ciò non danneggerà questo progetto. Quanto alla delegazione dell’Unione europea, quest’ultima si arrende di fronte all’evidenza: « Le autorità camerunesi hanno infine adottato un altro approccio », scrive nel suo comunicato; per concludere, « la delegazione dell’Unione europea in Camerun rispetta pienamente questa decisione e invia gli auguri per la riuscita di quest’importante progetto, convinta che le autorità avranno a cuore di far sì che gli sforzi promuovano l’emergere di un favorevole clima per gli investimenti ».
Alain NOAH AWANA