Bruxelles, 18 Aprile 2012
Mohamed Sidati, Ministro Delegato per l’Europa e membro del Segretario Nazionale del Fronte POLISARIO, accoglie con favore la posizione espressa dal Parlamento Europeo nel suo resoconto riguardante i “Diritti umani nel mondo e la politica dell’Unione Europa”, adottata mercoledì 18 Aprile.
Il Parlamento Europeo ha ribadito il suo appoggio alla popolo sahrawi per l’esercizio del diritto all’Autodeterminazione e ha sollecitato il rispetto dei diritti umani nel Sahara Occidentale, chiedendo in particolare al Marocco di porre fine alla repressione e all’oppressione.
Il Parlamento Europeo si è soprattutto pronunciato a favore dell’instaurazione di un meccanismo internazionale che si occupi della vigilanza dei diritti umani nel Sahara Occidentale.
Questa posizione interviene quando la questione del Sahara Occidentale è nuovamente dibattuta all’ONU.
Il Parlamento Europeo richiama il Consiglio di Sicurezza sulla necessità di dotare la MINURSO del compito monitorare e vigilare sui diritti umani nel Sahara Occidentale.
La posizione del Parlamento è un messaggio, chiaro e forte, rivolto al Marocco perché rispetti gli impegni presi e accetti finalmente l’applicazione del diritto dell’autodeterminazione del popolo sahrawi, evitando ulteriori complicazioni.
“Il Parlamento Europeo, Ricorda la Risoluzione del 25 novembre 2010, riguardante la situazione del Sahara Occidentale; denuncia la continuazione della repressione subita dalla popolazione sahrawi nei territori occupati, e chiede che vengano rispettati i diritti fondamentali di questo popolo, in particolare la libertà di associazione, di espressione e manifestazione; e esige la liberazione degli 80 prigionieri politici sahrawi, in special modo dei 23 detenuti senza condanna dal novembre 20120 nella prigione di Salè, a seguito dello smantellamento del campo di Gdeim Izik; rinnova la sua vocazione a favore dell’adozione di un meccanismo internazionale di vigilanza dei diritti umani nel Sahara occidentale e di una soluzione giusta e duratura del conflitto, basata sul diritto all’autodeterminazione del popolo sahrawi, in conformità con le risoluzioni delle Nazioni Unite.
Fonte: comunicato stampa