Nuovi interventi della Cooperazione Italiana a Gibuti. E’ stato approvato il finanziamento di una iniziativa da 2,2 milioni di euro per la promozione della salute materno-infantile, con particolare enfasi sulla questione delle mutilazioni genitali femminili.
Questo programma, in fase di avvio, formerà in tre anni circa 300 operatori socio sanitari del settore pubblico e i beneficiari saranno circa il 20% della popolazione gibutina e somala, considerata la vicinanza con la frontiera. L’ente esecutore dell’iniziativa sarà l’Inmp, un istituto collegato all’Ospedale di San Gallicano.
La Cooperazione Italiana opera da oltre due decenni per il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione gibutina, con particolare riguardo al settore sanitario. Gli Obiettivi di sviluppo del Millennio sanitari rappresentano dunque il focus principale della presenza italiana nel paese, che ha beneficiato negli ultimi 25 anni di circa 96 milioni di euro di aiuti italiani.
Dal 1980 l’Italia è coinvolta nella gestione, nella formazione professionale e nell’ampliamento dei servizi e dell’equipaggiamento dell’Ospedale di Balbalà, oggi polo sanitario di riferimento del Paese.
L’iniziativa ha comportato un investimento considerevole nell’arco dei trent’anni (circa 20 milioni di euro), consentendo un netto miglioramento nell’erogazione di servizi sanitari di base e un aumento di servizi specifici (monitoraggio e cura di malattie croniche, servizi materno-infantili e terapia in camera iperbarica).
Fonte: esteri.it