Oriente e Occidente si incontrano per una settimana a Crotone e a Santa Severina.
Per sette giorni le location magiche del castello fortezza di Carlo V a Crotone e del castello di Santa Severina ospiteranno spettacoli, laboratori, musica, danza, teatro, incontri, convegni che metteranno a confronto personalità eminenti di questi due mondi, così ricchi di tradizioni, storia e arte.
Stamani, 9 settembre 2009, nel museo civico del castello di Carlo è stato illustrato alla stampa il programma ufficiale del Festival, un evento finanziato dal programma Cultura 2007/2013 dell’Unione europea e che prevede una partnership tra Italia, Spagna e Grecia per favorire il processo d’integrazione tra Occidente e Oriente.
Come si ricorderà, le città coinvolte nel progetto sono quattro: il Comune di Santa Severina, capofila dell’iniziativa, il Comune di Crotone, assessorato alle Identità, il consorzio “Georama” di Patrasso, Puerto Lumbreras.
“Il Festival del mondo arabo – ha spiegato Silvano Cavarretta, assessore alle Identità del Comune di Crotone – ha una doppia valenza internazionale perché mette in contatto due mondi, Oriente e Occidente, così lontani fisicamente tra loro ma vicini culturalmente e perché si fonda sul partenariato tra Paesi membri dell’Unione europea”.
“Il Festival si apre, il 20 settembre, e si chiude, il 26 settembre a Santa Severina – ha aggiunto Bruno Cortese, sindaco di S. Severina – perché è il comune capofila del progetto. Durante la settimana le manifestazioni si distribuiscono, parallelamente, tra Crotone e Santa Severina”.
Il cartellone messo a punto da Gianfranco Labrosciano, critico d’arte e scrittore, direttore artistico del Festival è quanto mai ricco e variegato.
Nel Festival verrà dato ampio spazio alla musica con le esibizioni delle orchestre di Fès, di Tangeri, due delle formazioni più prestigiose, a livello internazionale, impegnate nella diffusione e nella tutela della musica arabo andalusa; dei “Takadum”; “Haoma trio” e del musicista algerino Bachir Gareche.
Saranno numerosi anche gli appuntamenti con la danza, in particolare ci sarà il gruppo coreografico “Madame Plaza”.
Anche l’arte avrà la sua parte con le mostre di Fathi Hassan, Saloua Jabeur a Santa Severina, mentre a Crotone in cartellone ci sarà l’”Incontro con la matematica”, l’influenza di Pitagora con il mondo arabo che metterà a confronto la simbologia pitagorica con quella araba.
In calendario anche momenti di studio e riflessione con convegni su donna e immigrazione, su influenze urbanistiche islamiche nella Calabria medievale, e sull’Islam e l’Europa.
Nel corso di quest’ultimo convegno, promosso dal CeSEm, Centro di Studi Euromediterraneo in collaborazione con Unioncamere e l’assessorato alle Attività produttive della Regione Calabria, si focalizzerà l’attenzione sulla logistica portuale e area di libero scambio con particolare riguardo alle potenzialità di Gioia Tauro.
Previsti anche approfondimenti per conoscere più da vicino il cinema, il teatro, la gastronomia araba.
Con due appuntamenti distinti, a Crotone e a Santa Severina, sarà consegnato il “Premio civiltà mediterranea” a eminenti figure che si sono distinte in campo culturale.
“Quando si parla di mondo arabo – ha osservato Francesco Pesce, consigliere comunale di Crotone con delega al Turismo – lo si fa sempre in negativo. Questo Festival vuole portare in luce una nuova visione del mondo arabo”.
Il Festival, dunque, vuole dimostrare il difficile teorema che attraverso l’arte, la musica e la cultura si possono abbattere le barriere al dialogo interculturale tra i popoli. Un Festival, insomma, che vuole lasciare il segno. Per questo il messaggio della manifestazione è stato affidato alla musica.
“E’ stato creato un brano originale come sigla del Festival – ha spiegato Labrosciano – un “unicum” interpretato da Francesca Loria, Renata Mezenov Sa e da Bachir Gachir”. La canzone s’intitola “Mata e Grifone”, scritta da Francesca Loria e Francesco Stumpo, narra del “matrimonio misto” avvenuto intorno al 946: quello tra “Mata”, la donna meridionale e “Grifone”, Hassam Ibm- Hammar, il gigantesco moro che secondo una leggenda sbarcò per saccheggiare le coste siciliane. Il cd è stato fatto ascoltare in anteprima alla stampa e sarà distribuito, insieme al catalogo del Festival, alle ambasciate dei Paesi arabi e dell’Ue.
Patrizia Pagliuso
Ufficio stampa
Festival del mondo arabo
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